Cos'è
Nel 30° anniversario dall’iscrizione di Ferrara nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO (1995-2025), la Società Dante Alighieri-Comitato di Ferrara APS ha programmato una ricca serie di appuntamenti (incontri pubblici, letture, visite-conferenze e “trasferte culturali”), il cui articolato svolgimento si protrarrà fino alla primavera 2026. L’iniziativa si propone di promuovere lo sviluppo di una sensibilità e di una coscienza storico-critica, di accrescere e affinare nei fruitori la consapevolezza del ruolo primario un tempo rivestito dalla capitale della Signoria estense e del valore rappresentato dal “paesaggio culturale” deltizio padano, di raggiungere adeguati livelli di inclusività e partecipazione. Lo scorso 15 ottobre ha avuto inizio il ciclo di conferenze “La Critica d’Arte e la Pittura Ferrarese”, con la presentazione della laboriosa compilazione di storiografia artistica estense, dall’omonimo titolo, del critico d’arte Corrado Padovani († 1947), pubblicata postuma nel 1954 e riedita, ma con diversa titolazione (“Misteri e rivelazioni della pittura ferrarese”), nel 2007: primo di quattro incontri calendarizzati a Palazzo Paradiso – dopo l’odierno, i due restanti sono fissati rispettivamente il 23 gennaio e il 20 febbraio 2026 –, è servito ad introdurre e ad inquadrare le principali tematiche, come pure ad anticipare alcune questioni prioritarie di cui discutere in seguito.
La vicenda critica dei principali artisti ferraresi del Quattrocento (Cosmé Tura, Francesco Cossa o del Cossa, ed Ercole de’ Roberti), fino all’Esposizione della Pittura Ferrarese del Rinascimento (1933-34), costituisce l’argomento del secondo appuntamento.