Ferrara ha intitolato a Nando Orfei (1934–2014), artista circense tra i più famosi della storia, con l’intitolazione del parco di via Porta Catena, prima luogo lasciato al degrado e ora recentemente riqualificato.
Un luogo scelto perché, nei decenni, fu sede del grande tendone circense di Nando Orfei, originario di Portomaggiore (in provincia di Ferrara), che ha più volte trovato casa durante le celebri tournée. Proprio nel capoluogo estense Orfei trascorse parte della sua giovinezza, mantenendo in seguito con la città un forte legame affettivo.
La mattina del 17 maggio si è tenuta una partecipata cerimonia pubblica cui ha partecipato la famiglia Orfei e il Comune di Ferrara, in collaborazione con il CEDAC – Centro Educativo di Documentazione delle Arti Circensi di Verona con esibizioni delle Scuole Piccolo Circo dei Sogni di Paride Orfei e Urban Gravità Academy fondata da Ambra Orfei.
"Siamo profondamente commossi e onorati che Ferrara, al cui territorio appartiene il paese natale di nostro padre e a lui tanto cara, abbia scelto di dedicargli un luogo così simbolico. Quel parco ha visto sorgere, negli anni, il tendone del suo circo e rappresenta per noi il cuore di tanti ricordi. È un segno tangibile che la sua arte e la sua umanità restano vive nel tempo”, hanno detto Ambra, Gioia e Paride Orfei.
“Oggi abbiamo intitolato questo nuovo parco verde di Ferrara a Nando Orfei, che ha sempre avuto un legame profondo con questa terra. Il luogo è stato scelto non a caso: oggi si è rivissuto il fascino di un tempo in un luogo iconico negli anni ‘50 e ‘60, in cui generazioni di persone hanno potuto sognare. Orfei, mai figura banale, imprenditore, è stato una figura di riferimento nell’arte circense italiana a livello internazionale, nonché interprete per Federico Fellini in diverse sue pellicole di successo. A questa personalità, uomo di cultura popolare e artista, è stato dedicato un parco che, dopo un importante intervento di recupero, torna a vivere ed essere patrimonio della cittadinanza. Un sentito ringraziamento va alla famiglia Orfei per la collaborazione e per farne conoscere la storia e la tradizione”, ha detto l’assessore Marco Gulinelli.
La famiglia, a poco più di dieci anni dalla scomparsa di Nando Orfei, ha voluto omaggiarlo con una esibizione di tre funamboli. Attraverso una mostra e il libro “Heritage, da Nando Orfei al Circo-Teatro” di Roberto Bianchin, Anita Gambarutti e Liana Orfei, è stato raccontato l’uomo e l’artista che ha segnato la storia del circo italiano e internazionale e che ha collaborato con registi come Federico Fellini, che lo volle in tre suoi film e lo rese indimenticabile al grande pubblico con l’interpretazione in Amarcord.
Presenti all’evento anche Luca Cavedo, presidente Commissione Circhi del Ministero della Cultura, l’artista Liana Orfei, sorella di Nando, e Claudio Bratti, caro amico e memoria storica della famiglia. Hanno partecipato anche le scuole di circo “Piccolo Circo dei Sogni” di Paride Orfei e “Urban Gravity Academy” di Ambra Orfei.