Minacce dal cielo

Musei, chiese e palazzi storici di Ferrara durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale

Pomeriggio di studi e approfondimenti

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Cos'è

Programma della giornata:

Saluti e introduzione di Grazia Maria De Rubeis (Dirigente Servizio Biblioteche e Archivi Comune di Ferrara). Interventi di Laura Graziani Secchieri (Centre Roland Mousnier, CNRS-Sorbonne Université), Marialucia Menegatti (Ferrariae Decus), Nicola Pinnavaia (Ministero della Cultura, Archivio di Stato di Ferrara), Marcello Toffanello (Ministero della Cultura, Musei Nazionali di Ferrara).
Moderazione di Andrea Marchesi (Biblioteca Comunale Ariostea)
 
Secondo il documento “PRO Cab 119-34” del 7 aprile 1944, redatto dal quartier generale della MAAF (Mediterranean Allied Air Forces), Ferrara rientrava nel “gruppo C” delle 24 città italiane (tra cui Bologna, Modena, Siena e Verona) che pur conservando “edifici storici e religiosi di sempiterno valore per la civiltà” contenevano anche obiettivi militari tali da giustificarne il bombardamento diffuso, con accettazione incondizionata di tutti i danni derivanti. Dal 29 dicembre 1943 al 19 aprile 1945 furono registrate sul territorio ferrarese 276 incursioni delle forze aeree angloamericane, di cui 21 nel capoluogo. Nel complesso il centro urbano delimitato dalla cerchia delle mura, oltre la parte esterna sino alle stazioni ferroviarie, al canale Volano e ai sobborghi di S. Luca e S. Giorgio ebbe oltre il 40% di case distrutte o inabitabili, con più di mille vittime civili, decine di migliaia di sfollati, 41 chiese devastate, 34 palazzi antichi danneggiati.
La Biblioteca Comunale Ariostea intende portare all’attenzione di cittadini e studiosi il tema delle sorti del patrimonio culturale di Ferrara durante gli anni del regime e nelle convulse fasi dell’entrata in guerra del Paese. Dopo il primo appuntamento del 7 aprile, dedicato alle fonti “del sapere e della memoria” custodite in archivi e biblioteche, il pomeriggio odierno si concentrerà sulle vicissitudini dei beni artistici di musei, palazzi, chiese e sinagoghe cittadine e sulle reazione delle istituzioni pubbliche e religiose locali dinanzi ai piani di salvaguardia elaborati sin dal 1934 dalle amministrazioni centrali, in primis dal Ministero dell’Educazione nazionale (poi di Pubblica istruzione) per le biblioteche e i musei: dove furono trasferiti quadri, dipinti, oggetti d’arte, reperti archeologici conservati nei palazzi di Schifanoia, dei Diamanti, di Ludovico il Moro, nella Cattedrale e nelle principali chiese all’interno delle mura estensi? Cosa andò perduto, trafugato, saccheggiato? Quale fu il ruolo di personaggi di spicco, quali Giulio Righini, Gualtiero Medri e l’arcivescovo Ruggero Bovelli nelle fasi pre e post belliche?  

A cura della Biblioteca Comunale Ariostea

A chi è rivolto

aperto alla cittadinanza

Date e orari

28 ott 2025

16:00 - Inizio evento

28 ott 2025

19:00 - Fine evento

Martedì 28 ottobre 2025, ore 16

Costi

Ingresso libero e gratuito

Contatti

Organizzato da

A cura della Biblioteca Comunale Ariostea

Contatto:

0532418200
info.ariostea@comune.fe.it