Cos'è
Andrea Bolzoni, straordinario incisore, nasce a Ferrara nel 1689. Rimasto orfano in giovane età, viene avviato all’arte del disegno e dell’incisione su rame e legno dallo zio Francesco. Si forma come artista sotto la guida del pittore Giacomo Parolini, attivo presso l’accademia del disegno, per ampliare poi le sue competenze artistiche visitando Toscana, Umbria, Marche e Roma. La principale attività del Bolzoni fu quella di eseguire molte incisioni raffiguranti dipinti ferraresi che, grazie alla data di esecuzione dei quadri riprodotti, offrono una preziosa documentazione sulla pittura ferrarese contemporanea anche per opere andate distrutte o disperse - come la Erodiade di Carlo Bononi, conservata nella chiesa di San Benedetto, bombardata poi nel 1944.
Bolzoni, inoltre, lavorò per la zecca di Modena e quella di Ferrara battendo esemplari correnti di monete pontificie, con la predisposizione di intaglio di stampi di uso comune. Fondamentale rimane la sua attività di incisore di carte geografiche come la Carta
degli Stati del serenissimo signor duca di Modena in Italia... di Domenico Vandelli (1746) e la monumentale Pianta ed alzato della città di Ferrara del 1747. Non era una semplice mappa ma un’opera d’arte di visione. Bolzoni non si limitò a riprodurre la città com’era, ma la ridisegnò completandola anche in quegli spazi rimasti incompleti. Della pianta furono eseguite quattro edizioni: 1747, 1768, 1782 e 1794. Solo la prima edita quando era ancora in vita l’incisore, morto a Ferrara il 19 ottobre 1760.
Ranieri Varese. Figlio del critico letterario Claudio Varese, ha studiato storia dell’arte presso l'Università di Bologna nel 1965 e la Scuola Normale Superiore di Pisa dove, dal 1965 al 1970, è stato assistente di Carlo Ludovico Ragghianti. Dal 1970 al 1985 è stato direttore dei Civici Musei d'Arte Antica di Ferrara e poi docente di Storia dell'arte medievale e moderna all'Università di Urbino e di Ferrara. È autore di importanti studi su Palazzo Schifanoia, il Trecento ferrarese, Antonio Canova, Giovanni Santi, Lorenzo Costa e l'Arcadia del settecento. Ha seguito anche il lavoro di pittori contemporanei come Gianni Valieri, Giuseppe Viviani, Antonio Zancanaro.