Cos'è
La monografia curata da Giacomo Gambaro ricostruisce lo sviluppo del pensiero di Theodor W. Adorno (1903-1969) dagli anni della formazione a Francoforte, nel solco del neokantismo di Cornelius, fino all’adesione alla teoria critica nei primi anni Trenta. In questo decennio cruciale emerge nel filosofo tedesco la consapevolezza delle antinomie e delle contraddizioni che segnano il pensiero quando quest'ultimo pretende di valere come principio autonomo e assoluto. Da qui comincia la sua critica radicale al modello di soggettività e di ragione ereditato dall'idealismo. Registrando l'influsso del pensiero di Lask, Kracauer, Lukács e Benjamin, il volume mostra come, nel passaggio dalla “fase trascendentale” alla nuova dialettica, Adorno ritrovi nell’apertura al reale tanto il senso quanto la forza della propria filosofia.
Giacomo Gambaro è ricercatore in Storia della filosofia presso l'Università degli Studi di Padova e membro del gruppo di ricerca Metamorfosi del trascendentale. I suoi principali ambiti di ricerca riguardano la filosofia trascendentale a partire da Fichte, il neokantismo, con particolare riferimento al pensiero di Emil Lask, e la genesi della teoria critica nel primo Novecento. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo i tre volumi: Filosofia trascendentale e orizzonte pratico nell'ultimo Fichte (Cleup, 2020); Emil Lask e le matrici neokantiane dell'empirismo trascendentale (Mimesis, 2022) e Controstoria del pensiero della differenza sessuale (DeriveApprodi, 2025).