Cos'è
Considerata, a giusto titolo, fra le capitali del Rinascimento, Ferrara era anche la città italiana più rivolta al mondo francese, borgognone e fiammingo. I luoghi verso i quali gli occhi e i cuori delle élite ferraresi si indirizzavano spontaneamente rispondevano al nome di Parigi, Digione, Bruxelles, Bruges.
Vera e propria nicchia transalpina, Ferrara era franco-borgognona nei riti di corte, nelle ideologie sociali, nelle scelte politiche e nelle alleanze internazionali, nell'abbigliamento, nelle letture, nei gusti musicali e artistici. E il duca Borso d'Este, quasi contemporaneo dell'ultimo duca di Borgogna, Carlo il Temerario (Borso regnò dal 1450 al 1471, Carlo dal 1467 al 1477) era di quest'ultimo una sorta di corrispettivo italiano. Su queste basi è nata la collaborazione fra l'Istituto di studi rinascimentali di Ferrara (ISR) e il Centre européen d'études bourguignonnes (CEEB) con sede presso l'Università di Liegi.
Frutto di questa collaborazione sarà il convegno internazione congiunto fra l'ISR e il CEEB intitolato "Ecclesiastici, intellettuali e artisti al servizio del principe, fra paesi borgognoni e Italia (XIV-XVI sec.)" che si svolgerà nel Salone d'Onore di Palazzo Bonacossi, via Cisterna del Follo 5, da giovedì 28 a sabato 30 settembre 2023.