Lunedì 22 gennaio 2024 alle 15:30 nel Salone dei mesi del Museo Schifanoia sarà presentato al pubblico il restauro della Madonna col Bambino di Antonio Rossellino, scultura originariamente conservata nella chiesa di San Domenico, acquisita dal Ministero dell’Interno al Fondo Edifici di Culto (F.E.C.) ed in deposito dal 2014 presso il Museo della Cattedrale.
Il restauro dell’opera, promosso nel 2022 dall’allora direttore del Museo, Giovanni Sassu e condiviso fin da subito dalla Prefettura di Ferrara, è un ulteriore tassello di una proficua collaborazione tra enti pubblici e privati, nella nostra città. Il finanziamento dell'intervento, infatti, è stato sostenuto dalle associazioni ferraresi Ambassador Club Ferrara, Ferrariae Decus ETS, Soroptimist International Club, Associazione Italiana Sommelier - Delegazione di Ferrara, Fidapa BPW - sezione di Ferrara e Amici dei Musei e Monumenti Ferraresi, nell’ambito di una convenzione pluriennale stipulata col Comune di Ferrara.
L’intervento è stato realizzato da Fabio Bevilacqua, stimato professionista esperto nel restauro di materiali litoidi, sotto l’alta sorveglianza della competente Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. All’incontro di lunedì pomeriggio, tutti gli interessati potranno approfondire la conoscenza dello straordinario valore storico artistico dell’opera con l’intervento di due dei più rinomati studiosi italiani di scultura rinascimentale: Aldo Galli, che introdurrà i presenti all’originalità della scultura a Ferrara nel Quattrocento, e Paolo Parmiggiani che approfondirà invece la prima attività di Antonio Rossellino nel capoluogo estense. Il pomeriggio si concluderà infine con la relazione di Fabio Bevilacqua, che presenterà il lavoro di restauro realizzato.
La scultura potrà essere ammirata, invece, a partire da martedì 23 gennaio in un rinnovato allestimento al piano primo del Museo della Cattedrale, affiancata nuovamente alle altre quattro sculture di Rossellino, tornando a costituire il fulcro del monumento sepolcrale di Francesco Sacrati, un tempo ubicato nella cappella della storica famiglia in San Domenico e poi smembrato nel Settecento.
«Ancora una volta la vivacità dell’associazionismo e la fruttuosa collaborazione con il Comune di Ferrara e tra Istituzioni hanno dato un esito importante per la città», afferma l'assessore Marco Gulinelli. «Il mio personale ringraziamento, a nome dell’Amministrazione e dell’intera comunità, va quindi a tutti gli attori di questo progetto ed in particolare alle associazioni che, con il loro impegno e la loro grande sensibilità, sostengono il prezioso percorso di conservazione e valorizzazione dello straordinario patrimonio artistico ferrarese».