La vita di Giorgio Bassani

una vita tra letteratura
e impegno civile

Giorgio Bassani è nato il 4 marzo del 1916, casualmente a Bologna, durante una visita che sua madre, Dora Minerbi (Ferrara, 1893-1987, Ferrara), faceva a suo marito, Angelo Enrico Bassani (Ferrara, 1885-1948, Ferrara), che vi prestava servizio militare da volontario ufficiale medico. Bassani è cresciuto in una famiglia della buona borghesia ebraica a Ferrara da molte generazioni; ha frequentato il Liceo Classico “Ludovico Ariosto”, e allo studio, compreso quello del pianoforte, si accompagnava la passione per il tennis, con la frequentazione assidua, assieme a Michelangelo Antonioni di qualche anno più grande, del Tennis Club Marfisa d’Este, vicinissimo a casa e luogo di incontro della borghesia ferrarese.

Nel 1934, appassionato di letteratura, Bassani si è iscritto alla Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna dove i compagni di studio erano Attilio Bertolucci, Augusto Frassineti, Franco Giovanelli, Antonio Rinaldi, e i fratelli Francesco e Gaetano Arcangeli. Nel maggio del 1935, ha pubblicato il suo primo racconto, III classe, ispirato all’esperienza di pendolare, sul Corriere Padano di Ferrara, fondato nel 1925 da Italo Balbo e diretto da Nello Quilici, che inaugurava una collaborazione, con racconti, poesie, articoli e traduzioni, protratta fino al novembre 1937. Bassani sì è laureato con Carlo Calcaterra, nel 1939, nonostante le leggi razziali, con una tesi su Niccolò Tommaseo. Ha insegnato, in seguito, nella scuola israelitica in via Vignatagliata,79, un tempo nel ghetto di Ferrara.

La casa della famiglia Bassani, situata in via Cisterna del Follo, 1, dentro le mura, era originariamente un monastero e, in seguito, è appartenuta ai Tibertelli, la famiglia di Filippo De Pisis. L’intera famiglia Bassani l’ha abitata dall’inizio degli anni Venti quando il nonno paterno, David Bassani (Ferrara, 1854 -1923, Ferrara), un commerciante di tessuti benestante, l’ha acquistata e l’ha rinnovata per viverci con la moglie, Jenny Hanau (Ferrara, 1855-1909, Ferrara) e i loro figli, Bice ed Enrico, che abitavano su piani diversi. Il padre di Giorgio, Angelo Enrico Bassani, proprietario terriero, era laureato in medicina con specializzazione in ginecologia, ma praticamente non ha mai esercitato; appassionato di calcio, era Presidente della S.P.A.L., la squadra ferrarese, dal 1921 al 1924. Enrico ha sposato Dora Minerbi (Ferrara, 1893 -1987, Ferrara) che studiava lirica, nel 1915, dopo essersi conosciuti grazie al loro medico di famiglia, Cesare Minerbi (Ferrara, 1856 -1954, Ferrara), padre di Dora.

Cesare Minerbi, figlio di Salomone (Ferrara, 1822-1910, Ferrara), e professore in medicina e importante scienziato e intellettuale, è stato Primario dell’Arcispedale Sant’Anna, l’Ospedale Civico di Ferrara, per quarant’anni; laureato a Bologna nel 1879, era uno degli allievi prediletti di Augusto Murri. Conosceva l’inglese, da autodidatta, perfettamente il francese e il tedesco con cui scriveva i suoi trattati di medicina, pubblicati in Francia e in Svizzera. È stato il primo ad introdurre lo yogurt in Italia e si rese conto che era possibile curare molte malattie per via rettale. Sua moglie, infermiera, Emma Marchi (Ferrara, 1864 -1938, Ferrara), era la “nonna cattolica”, madre di Dora, e aveva anche un fratello medico, Giacomo, e due sorelle, Carmen e Luisa. I figli Minerbi hanno tutti fatto gli studi classici al ginnasio pubblico.

Enrico e Dora hanno avuto tre figli: Giorgio (1916-2000), Paolo (1920-2001), Eugenia, chiamata Jenny (1924-2004). Tutti i Bassani hanno lasciato Ferrara nell’autunno del 1943 a causa delle leggi razziali e della situazione politica italiana ed europea. Nel periodo in cui la famiglia si è nascosta a Firenze, la loro casa di Ferrara fu completamente depredata e, al loro rientro, nel settembre del 1945, è stato necessario risistemarla e riarredarla per poterci tornare a vivere. Dopo la guerra, Dora ha vissuto tutto il resto della vita in via Cisterna del Follo; suo marito, Enrico, è morto nel 1948 di una ulcera che aveva contratto durante il suo servizio militare in trincea durante la Prima Guerra Mondiale.

Bassani ha scritto l’epigrafe per la pietra tombale del padre, Enrico, sepolto al cimitero israelitico di Ferrara:

“Qui accanto ai suoi genitori
nel cimitero che gli fu caro
riposa Angelo Enrico Bassani
medico-chirurgo moel

Liberi dalle offese e dai terrori del mondo
eppure ancora viventi
almeno fin che duri la vita
di chi ci conobbe e ci amò
eredi degni anche noi
Signore di tanta pace 1885-1948”

 

In realtà, soltanto la prima parte dell’epigrafe è stata utilizzata sulla tomba.

Giorgio ha, poi, sempre vissuto a Roma; Paolo ha vissuto a Bologna, e, poi, a Roma con sua moglie Valeria; Jenny, sposata con Rodolfo Liscia (Livorno, 1918 -2013, Livorno), ha vissuto a Livorno e, poi, a Firenze. La casa di famiglia, a Ferrara, è stata venduta nel 1995, dopo la morte di Dora.

Questa è la famiglia Bassani presente qui, in vari modi, al Centro Studi Bassaniani, a Casa Minerbi-Dal Sale, in via Giuoco del Pallone, 15-17, nel centro storico a Ferrara. Nella seconda metà del Trecento, la zona era fittamente abitata in diverse case di proprietà della famiglia Dal Sale. La famiglia Minerbi compare nella città già nel 1205 e questa zona con il complesso di abitazioni diviene di proprietà Minerbi dal XIX secolo. Gioiello del patrimonio storico ferrarese, oggi Casa Minerbi-Dal Sale, di una tipologia tardo-medievale, su due piani, a corte chiusa, con loggiato e retrostante orto-giardino, è un complesso architettonico che si contraddistingue per l’affascinante dialogo fra antico e moderno, immediatamente percepibile negli ambienti interni dove si possono ammirare cicli pittorici trecenteschi collegati a spazialità contemporanee. Un salone, al primo piano del fabbricato trecentesco adiacente, noto come “Sala dei Vizi e delle Virtù”, con rari affreschi datati al 1370, è attribuito ad un seguace di Giotto, identificato da Carlo Ludovico Ragghianti come “Maestro di Casa Minerbi”, nel 1970.

Giuseppe Minerbi (1903-1991), Beppe per gli amici, in seguito a divisione ereditaria, viene in possesso di una parte dell’edificio dove i piani terra erano adibiti, per lo più, a magazzini e non erano collegati al piano superiore abitabile prima dei lavori. Nel 1957, Minerbi invita l’architetto amico milanese Piero Bottoni (Milano, 1903-1973, Milano) ad effettuare un restauro terminato nel 1963 di quanto rimaneva dell’assetto tre-quattrocentesco per creare degli spazi nuovi per affrontare le aggiunte funzionalmente e compositamente necessarie per una dimora stabile, con un linguaggio riconoscibile e contemporaneo. Gli altri ambienti di questo singolare edificio, uno dei quali è l‘eccezionale e ben conservata “Sala degli Stemmi”, confinante alla “Sala dei Vizi e delle Virtù”, sono diventati proprietà demaniale nel 1995 quando l’immobile è stato acquistato dallo Stato e dal Comune di Ferrara. Questo edificio storico importante da tutti i punti di vista è stato aperto al Pubblico nel 2016 dall’Amministrazione Comunale, con il Sindaco Tiziano Tagliani, in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia. Sono in corso interventi di restauro.

Via Giuoco del Pallone è una delle strade più antiche di Ferrara. Qui, si trovava l’ingresso principale del Palazzo del Paradiso, sede dell’Università degli Studi di Ferrara, fondata il 4 marzo 1391. Anticamente, gli universitari abbandonavano spesso le aule e scendevano a giocare a palla davanti all’ingresso, da qui il nome della strada.

L’Associazione Italia Nostra è particolarmente legata a casa Minerbi-Dal Sale poiché in essa è nata nel 1960 la sezione di Ferrara dalla volontà di Giorgio Bassani e di Giuseppe Minerbi, primo Presidente della sezione e illuminato proprietario, che ha curato il restauro del palazzo. Da subito il contributo della sezione di Ferrara è di primo piano e importanza a livello nazionale; basti pensare ai temi del Parco del Delta del Po e del recupero delle Mura estensi, concepito in stretta correlazione con la realizzazione del Parco Urbano, la cosiddetta Addizione Verde.

I Minerbi della famiglia Bassani e Beppe Minerbi, padrone di questo complesso, ideatore e benefattore degli spazi pubblici qui, nel centro storico della città, erano lontani parenti, da sempre amici di famiglia. La moglie di Beppe, Olga, milanese e cattolica, dava lezioni di piano a Giorgio prima che frequentasse l’università; i Minerbi hanno nascosto Jenny Bassani nella loro tenuta, La Montina, in campagna vicino al Po, per un mese nell’autunno del 1943, prima che i Bassani e i Minerbi lasciassero Ferrara per nascondersi. Giorgio Bassani ha dedicato il suo romanzo preferito, L’Airone, al suo amico, Beppe Minerbi, nel 1968.

ll Centro Studi Bassaniani, fondato con una donazione di Portia Prebys al Comune di Ferrara, nel 2014, intende far conoscere Giorgio Bassani da vicino ricreando per il visitatore e lo studioso l’ambiente e l’atmosfera attorno allo Scrittore nei minimi particolari, con oggetti che facevano parte della sua vita quotidiana quando Bassani ha vissuto non soltanto a Ferrara, ma anche a Roma, e in Lungotevere a Ripa, durante gli ultimi anni della sua vita. Questo appartamento condominiale in Trastevere gode di una vista panoramica amplissima immersa nel verde lungo il Tevere con la sua isola, il Palatino di fronte con sotto la Basilica di S. Maria in Cosmedin, la Piazza Bocca della Verità con la sua fontana, il Tempio di Ercole Vincitore, il Circo Massimo, e l’Aventino. Un vero caleidoscopio romano di immagini brillanti e colorate, cangianti secondo la stagione, il tempo e l’ora della giornata.

Giorgio Bassani è morto nella Città Eterna il 13 aprile 2000 ed è sepolto a Ferrara, nel cimitero israelitico in via delle Vigne.


Tratto da: P. Prebys, Centro studi bassaniani del Comune di Ferrara a casa Minerbi-Dal Sale : guida alla visita, Ferrara, Edisai, 2023, pp. 3-5.