Disturbi alimentari: incontro tra testimonianze, clinica, politica e istituzioni. Questo il titolo del tavolo di confronto della conferenza organizzata da Dicialice in occasione della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla. L’evento è aperto al pubblico e si terrà il giorno 15 marzo alle 18:30 nella sala Arengo del Municipio di Ferrara.
Parteciperanno al tavolo di confronto il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, lo psichiatra psicoterapeuta Antonino Tamburello, il senatore Alberto Balboni, l’assessore Alessandro Balboni, la fondatrice di Dicialice Camilla Mondini e il direttore sanitario di Dicialice Tommaso Bordoni.
Sarà un momento importante per discutere di una piaga sociale che ogni anno uccide 4000 giovani solo in Italia. Nonostante siano riconosciuti come disturbi psichiatrici, spesso i disturbi alimentari - di cui soffrono in modo accertato quasi 4 milioni di persone in tutta la penisola - vengono ancora relegati a “capricci” o malattie di serie B. L’obiettivo dell’incontro è proprio quello di abbattere lo stigma che contraddistingue ancora oggi queste malattie, portando al tavolo di confronto le testimonianze dirette di chi ne ha sofferto, il lavoro di equipe medica svolto sul territorio di Ferrara e nazionale da Dicialice con pazienti DCA (disturbi della nutrizione e dell’alimentazione) e uno sguardo ravvicinato da parte della politica e delle istituzioni.
“In questi due anni di attività abbiamo sempre collaborato con l’Amministrazione e con il sindaco Alan Fabbri, che si è sempre mostrato sensibile e attento al tema - afferma Camilla Mondini, fondatrice di Dicialice -. Ho sofferto di disturbi alimentari per anni e so come ci si sente quando si vede la propria vita fermarsi. Ho fondato Dicialice proprio per cercare di dare a tutti il diritto di accedere alle cure, senza liste di attesa e con la comprensione e l’attenzione che i pazienti meritano. Oltre la malattia ci sono sempre delle persone che non vanno trattate come numeri o con protocolli standardizzati. È importante che da parte delle istituzioni ci sia così tanta attenzione rispetto al tema e spero che questo lavoro di sinergia in futuro possa aiutarci a rendere l’accesso alle cure un diritto di tutti, senza discriminazioni”, conclude Mondini.