Ferrara, inaugurato il centro pubblico per il monitoraggio della qualità dell'aria

La sede all'ex teatro Verdi. Modellini in 3d, proiezione grafiche, pannelli in materiali ecosostenibili. Già coinvolti 90 enti e 750 persone.

Data:

26/11/2021

Ha aperto i battenti questa sera a Ferrara il centro per il monitoraggio della qualità dell'aria, con sede al Laboratorio Aperto ex Teatro Verdi, che sarà da oggi il nuovo spazio a disposizione dei cittadini e luogo pubblico in cui partecipare alle scelte per la lotta ai cambiamenti climatici.

 

Il centro - appena inaugurato - si chiama FerrAria, sarà aperto fino al 2023 negli orari di apertura del Laboratorio Aperto e si inserisce nel contesto delle iniziative promosse da Air Break - progetto del Comune di Ferrara scelto l’anno scorso tra i vincitori nell’ambito del programma europeo delle Urban Innovative Actions (UIA) - che consentirà di mettere in pratica diverse soluzioni, finalizzate a ridurre l’inquinamento atmosferico del 25% in città nell’arco di 3 anni. Sarà Arpae - stakeholder del progetto insieme al Politecnico di Milano - a monitorare i dati registrati dalle 14 centraline posizionate in città.

 

Coinvolte anche le scuole che nel corso della recente festa dell'Aria, svoltasi dall'8 al 10 ottobre e alla sua prima edizione, hanno - tra le altre cose - installato particolari sensori per il rilevamento degli inquinanti in atmosfera.

 

"E' un momento storico", ha detto l'assessore Alessandro Balboni, introducendo l'evento e spiegando che "gli spazi sono stati allestiti con tecnologie innovative, tra cui un modello della città in 3 dimensioni per l'illustrazione dei dati, monitor con infografiche, pannelli informativi realizzati con materiali e lavorazioni ecosostenibili".

 

"Sarà un luogo di sintesi, di elaborazione dati, di formulazione di proposte - ha aggiunto l'assessore -. Il monitoraggio dei dati sulla qualità dell'aria è uno strumento che consente interventi precisi e netti contro l'inquinamento".

 

"Per lavorare a questo obiettivo bisogna partire dalle azioni dei singoli - ha detto il professor Eugenio Morello, del Politecnico di Milano -. Siamo e continueremo ad essere alla ricerca di idee nuove e innovative per affrontare questo tema a 360 gradi". I primi numeri sulle realtà che stanno partecipando al progetto li ha illustrati, sempre per il Politecnico, Farah Makki: "Negli ultimi sei mesi abbiamo coinvolto oltre 90 enti del territorio e oltre 750 persone. Non pochi in tempi di Covid. Tempi che ci hanno indotto anche a sfruttare le potenzialità del digitale.

 

Da oggi possiamo contare inoltre su un luogo fisico per elaborare, insieme ad altri, azioni specifiche per la qualità ambientale".

 

Nel corso dell'evento è stata anche premiata l'idea più innovativa per l'obiettivo di sviluppo sostenibile. Ad aggiudicarsi il primo posto è stato il team composto da Giulia Marinelli, Linda Campi, Sabina Lugbunari, Miriam Bilotta, Lorenzo Bellini dell'IIS Navarra Vergani di Ostellato.

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Data pubblicazione

29/11/2021

Aggiornamento

29/11/2021 11:46